mercoledì 6 gennaio 2010

inizia a correre

Un giorno un uomo saggio mi mise di fronte al quadro generale. E mi spiegò che ci vuole qualcuno che ti ci metta di peso, davanti al quadro generale, quasi mai siamo in grado, autonomamente, di vederlo, e comprenderlo. Il più delle volte, soggiunse, non ci si vuole soffermare davanti al quadro generale.
Si ha paura che il quadro generale offra soluzioni. E le soluzioni sono il più delle volte semplici, banali, palesi. Sono case disegnate da bambini. Quadrato. Triangolo.
Quando non si è in grado di vedere le soluzioni è solo perchè non si è ancora stati in grado di riconoscere i problemi.
Quando non si vuole contemplare la necessaria perfezione del quadro generale è perchè questo offrirebbe soluzioni, e chi non ha ancora ammesso a se stesso l'esistenza e l'essenza dei problemi, non è pronto per le soluzioni.
Nella mia mente ci sono molte più soluzioni, che problemi. E questo è un problema.
Finchè pensi alla fitta alla milza, alle scarpe scomode, al freddo che ti taglia la faccia, le orecchie, che ti prosciuga la gola, alle ginocchia che ti si slogano affondando nella neve come in sabbie mobili..finchè pensi a tutto ciò come a possibili conseguenze dell'affrontare un problema, è perchè non stai vedendo il problema.
Finchè pensi all'affanno di una eventuale fuga, non ne vedi l'imprescindibilità.
Il problema comunque crescerà, e si avvicinerà, anche laddove tu non lo veda, o non accetti di averlo visto, o fai finta di niente. Non aspetta che tu corra, per correre.
Finchè vorrai pensare che quel fiato caldo che ti senti sul collo sia l'arrivo della primavera, non ne avrai paura. L'arrivo della primavera non è un problema, non cercherai soluzioni.
Solo quando ti accorgerai, e accetterai, di essere inseguito, inizierai a scappare. Solo allora inizierai a correre. Solo allora.
E presumibilmente non sarà troppo tardi.
Mi disse un giorno un uomo saggio.