martedì 1 dicembre 2009

le foto e la fisarmonica

cazzeggio.

Le giornate di sole in inverno sono stupende, soprattutto quando va' giù la luce, verso queste ore.

Ho guardato delle foto su facebook. Diabolico strumento quello, e immensamente stupido, usa te stesso, i tuoi sentimenti, i tuoi ricordi, i tuoi nomi, senza aggiungere nulla, per farti credere di provare qualcosa di nuovo. Tenta di dare ordine alla realtà che ti circonda per preordinare anche le tue emozioni. Stupido strumento.

Fuori in strada suona una fisarmonica.
Passa quasi tutte le sere e sempre la stessa melodia entra dalla finestra. Sempre la stessa. Ha un suo ritmo, ma è triste, è malinconica. Mi fa venire in mente un vecchio con addosso vestiti pesanti e sporchi e scuri che cammina lentamente cercando la donna che ha sempre amato in una città in cui sia sicuro di non trovarla. In un mondo in cui lui sa che lei non c'è.
In un tempo in cui sa che non può esistere. Il ritmo di quella camminata è il ritmo di questo tempo.. è un valzer direi. La sta cercando davvero forte però. Chissà se ci crede.
E' la malinconia, la nostalgia, l'amaro e il sogno. E la bellezza di queste cose, sono le note di questa fisarmonica.

E intanto guardo delle foto.
Ho sempre avuto dei problemi con le foto, fanno davvero male alla mia psiche contorta, la deviano, la ammalano, la mettono su un aereo con un biglietto senza destinazioni. Affascinante, pericoloso e estremamente malinconico e triste.

Ci sono due persone che sorridono, vicine. Hanno occhi grandi, e credo si àmino. Cioè, credo che loro lo cerdano, quindi non vedo perchè non dovrei crederci pure io. E' quanto questa foto mi mostra. Quel momento.. quel momento è esistito davvero, per un attimo, quegli sguardi sono stati veri, si potevano toccare, quegli sguardi.

Eccomi, rotolo giù per le scale del mio cervello.

Sono esistiti quei colori, ma nessuno ha fatto caso all'istante in cui la foto è stata scattata probabilmente. Un dito da premere su un tasto, una posizione da mantenere.
Fermi. Ok, via, fatto.

E quel momento a cui non ha fatto caso nessuno, ora sta qua, e mi guarda. Le foto immobilizzano il tempo, e di quel momento resta la fotografia. Come se quel momento fosse sempre solo stato fotografia. Fermo un attimo...Ok, fermo per sempre.

I colori sono belli, gli occhi sono chiari- i colori sono vivi. Credo fosse un tramonto.

Le fotografie mi fanno sempre impressione. Non sono capace di guardare le fotografie. Ci vedo troppo, le sopravvaluto. Non le vedo solo per quello che sono, e cerco di dargli realtà.

Guardare fotografie con questa musica di sottofondo, d'inverno, il primo di dicembre, al tramonto, è quanto di più patetico si possa fare. A parte lo scrivere un post a riguardo, che supera proprio se stesso.
E va beh

1 commento:

  1. mi è venuto in mente ora, ma una cosa carina da fare con le foto c'è.

    dovresti averle stampate, tutte della stessa taglia. Le mischi come un mazzo di carte, poi le butti per terra. Vedi il loro disordine che storia ti racconta.

    A parte questo, neppure a me le foto piacciono particolarmente. Non rappresentano nulla, e non mi danno granchè. Credo che se mi fanno vedere qualcosa che già ricordo sono inutili, mentre se mi mostrano cose che ho scordato sono tendenzialmente dannose.

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