lunedì 26 ottobre 2009

l'autunno, il nostro

Il tramonto dietro le montagne arriva alle quattro.
Eccolo, l'autunno.
Lo vedo ora, seduta sul piccolo pontile di un lago della valchiusella, tra colline che cambiano colore ad ogni sguardo.
Il silenzio è assoluto. Tutto è fermo, l'aria è fredda, e il sole così basso, negli occhi, fa male.
Il cielo è vuoto quest'oggi.
L'autunno è qua perchè alle quattro il sole già scende, ma la giornata è ancora serena. Questa luce si taglia tra le foglie per portare quaggiù un pò del loro colore. Si sacrifica per il loro colore.
Silenzio. Ogni tanto il verso lontano di un'anatra.
Ma questa luce non scalda.. Sembra quasi una strana notte.
Di fianco a me, seduto, mio nonno. Guardiamo nella stessa direzione, guardiamo la superficie dell'acqua.
Con lo sguardo malinconico e fisso del rinunciatario, lui. Di quei rinunciatari però cui non è concesso nemmeno il lusso della rabbia per non averci provato. Ci ha provato, lui, per tutta la primavera, per tutta l'estate, finchè le foglie stavano su, floride di clorofilla. Chissà se c'è riuscito.
Ora le foglie sono gialle, o rosse, nel migliore dei casi. Non riesco a capire se mi sembri profondamente sereno o immensamente triste.
Fissiamo l'acqua non cercando nulla. Solo scavando enormi buche. Gallerie nella mente, nella memoria. L'autunno è straordinario perchè ti fa fare questo. Te lo permette.
Eccolo, l'autunno.
Lo vedevo scendere sul suo volto, nei giochi di luci e ombre tra le rughe della sua fronte. Tra le rughe dei suoi occhi nebbiosi. Nei pochi capelli grigi, rade nuvole di una domenica pomeriggio di ottobre. Attende l'inverno ora lui, guardandosi indietro.
Nell'umido silenzio di questa luce discontinua e forte le nostre menti viaggiano.
Parallele.
-Ci ho provato. E ci sono riuscito.- vorrei che mi dicesse
-Ho portato un sacco di meravigliose foglie, all'autunno.
Lo so.
Aspettiamo insieme di veder cadere la prossima foglia.











(le dediche non sono il mio forte, forse questa persona di cui parlo ne è uscita male,da questo post. o forse no. comunque gli voglio bene,immensamente, anche se accettare il suo inverno è e sarà più difficile del vivere la mia primavera)

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